Bikepacking: First Ride

Il primo Bikepacking penso sia la prova del fuoco di un cliclo-viaggiatore. Perché la bici non è esattamente il primo mezzo che ti viene in mente quando pensi ad un viaggio (forse nemmeno per chi va in bici regolarmente), al massimo la carichi in macchina. Ma in fondo il viaggio non è mai fatto di destinazioni, ma di emozioni, esperienze, quindi anche la scelta del mezzo può cambiare profondamente la piega del tuo viaggio. Così qualcuno che usa la bici per uscire qualche ora, si trasforma in viaggiatore se quelle ore diventano giorni.

Essendo un tipo che nella vita combatte fra la cautela e l’impulsività, quando si tratta di di affrontare sfide nuove con molte variabili, di solito faccio vincere la cautela. Per questo non mi sono subito lanciato in una sfida alla mia prima esperienza di Bikepacking, perché prima di suonare sinfonie bisogna imparare a suonare bene ogni nota, lentamente. 

Vediamo quindi come mi sono organizzato per affrontare questo beta-test di Bikepacking.

Preparativi per il Bikepacking

1- Setup della bici

Ho cambiato la trasmissione della mia gravel, lasciando sempre il rapporto 1x10, sono passato dal c38-p11/42
al c36-p11/48.
Significa rapporti più corti, visto che aumenterò il peso sulla bici e non ho una gamba d'atleta.

2- Scelta delle borse

Ho optato per delle borse allacciate direttamente sulla bici, senza portapacchi. Penso sia la soluzione migliore se si percorrono pure sterrati.
In totale 34L: borsa manubrio, borsa telaio, borsa sella.

3- Mappe e itinerari

La pianificazione è essenziale, infatti non ho voluto esagerare con i km per la prima uscita in bikepacking.
Usando Maps, Komoot e Wikiloc ho tracciato solo 70 km totali.

4- Test di stabilità

Prima di partire ho montato e smontato più volte le borse e le ho riempite in modi diversi, così da avere il bilanciamento ottimale della bici e la corretta stabilità di marcia, evitando che qualcosa si staccasse per strada.

Preoccupazioni nell'affrontare un Bikepacking

Preoccuparsi di ciò che potrebbe andare storto è normale in un viaggio su 2 ruote, infatti la cosa più importante è essere sempre preparati ad affrontare un’emergenza. Io conservo sempre lo spazio per un piccolo kit attrezzi, soprattutto per la riparazione gomme (tubeless ovviamente). Ma anche le intemperie possono coglierti impreparato, quindi è meglio attrezzarsi in caso di pioggia o di bassa temperatura.

Nel mio caso, nel sud della Sicilia, d’estate, l’incognita meteo è principalmente il caldo, fra i 35° e i 40°. Avevo pure portato il sacco a pelo (illuso), non l’ho nemmeno aperto. 

Per quanto riguarda la fatica della pedalata, dipende sempre dal proprio allenamento, o dalla propria bravura nel setting meccanico della bici. Io ho puntato sul secondo, scegliendo dei rapporti più corti con una corona da 36 (anziché 38) e un pacco pignoni 11-48 (anziché 11-42), ha funzionato, mi ha aiutato con il carico in più della bici nelle salite.

La cosa che mi ha preoccupato di più è stato ripiegare la tenda in modo che rientrasse perfettamente nella borsa manubrio, lì ho sudato freddo!

Viaggiare leggeri = niente fotocamera

Se come me, siete fotografi o filmmaker, vi starete chiedendo come si fa a portare l’attrezzatura per documentare il viaggio?

Io sono riuscito a portare senza problemi la Gopro con qualche supporto, una Canon R8 con 16mm, microfono, mini tripodo. Per le dimensioni ridotte, sono riuscito a mettere la R8 nella borsa da telaio (in modo che non sbattesse da nessuna parte, ben ammortizzata), ma potevo farne a meno. 

Diciamo che per documentare sarebbe bastato un iPhone e la Gopro, con le giuste impostazioni avrei avuto un’ottima qualità. Se vuoi sapere come, puoi scaricare la mia guida al Filmmaking da smartphone, è gratis da questo link. Perché non sempre hai le condizioni o l’attrezzatura necessaria per utilizzare pienamente la fotocamera. Diciamo che l’ho portata solo come test. 

Se proprio dovete portare una fotocamera, potete farlo con delle piccole mirrorless dalle lenti zoom tuttofare, ma a quel punto, Gopro e iPhone con un po’ di tecnica svolgono lo stesso egregio lavoro.

Ovviamente, se avete il fisico, potete caricarvi sulle spalle uno zaino e portare anche un drone a quel punto. Proverò le prossime volte!

Bikepacking più a Sud della Sicilia (traccia gpx)

Il Ritorno: Impressioni e Esperienze

Dopo una giornata di avventure, ecco le mie prime impressioni sul bikepacking. Viaggiare su due ruote è un’esperienza unica. La libertà di pedalare attraverso paesaggi mozzafiato è davvero preziosa. Ci sono stati anche momenti difficili: strade impreviste, e piccole sfide lungo il cammino.

Quello che mi ha colpito di più è stata la connessione con la natura. Ogni tappa è stata un momento per fermarmi e godere l’ambiente. Ho imparato a ascoltare il mio corpo e a fermarmi quando necessario, rendendomi conto che il viaggio non è una corsa, ma imparare a conoscere se stessi.

Ora sono pronto per la prossima avventura, migliorando il mio equipaggiamento e affinando le mie abilità. Ci sono ancora tante strade da scoprire e storie da raccontare. Prepariamoci per il prossimo viaggio!

Un Viaggio da Ricordare

Quando fai qualcosa per la prima volta, la ricordi sempre con una certa emozione, come sarà per questo bikepacking.

Le sfide, come le salite difficili e il caldo, sono state parte del gioco. Ma mi hanno anche insegnato a perseverare e a godere dei piccoli successi lungo la strada. È così che si costruisce un ricordo che dura nel tempo.

Preparati a Scoprire Di Più

Questo è solo l’inizio delle mie avventure. Ho tante storie da condividere e nuove esperienze da vivere. Ogni viaggio porterà con sé nuove scoperte e sfide. Spero che seguirai il mio percorso e scoprirai insieme a me cosa significa andare oltre i propri limiti.

Torna in alto