Come fotografare ritratti

Come fotografare ritratti (im)perfetti

Ritratti imperfetti, perché i più bravi fotografi ritrattisti al mondo non mirano alla perfezione, bensì a rendere quella fotografia imperfetta.

La bellezza di una foto (soprattutto in un ritratto) sono le imperfezioni. Quei dettagli che rendono unici i lineamenti del viso.

I fotografi hanno svariati elementi per ottenere questo scopo. Vediamone alcuni dei più conosciuti e sfatiamo qualche luogo comune.

Ritratti imperfetti di profilo

I ritratti di profilo sono sempre affascinanti, incredibilmente espressivi nonostante si veda minor porzione del viso. Questo perché permettono di concentrare maggiore attenzione sullo sguardo.

Per quanto belli siano, non sono per niente facili da realizzare, infatti l’errore più comune riguarda proprio gli occhi.

Un ritratto deve comprendere entrambi gli occhi del soggetto, con il punto di messa a fuoco sull’occhio più vicino al punto di ripresa.

Ci vuole maestria a creare un ritratto dove si veda solamente un occhio.

Inoltre far posizionare il soggetto in modo da vedere entrambi gli occhi, aiuta a posizionare meglio il naso nell’inquadratura, altro elemento delicato da considerare nei ritratti fotografici.

woman wearing black mascara and eyeliner pouting lips

Usa il mento, non la testa

Sfatiamo uno dei principali luoghi comuni in fotografia: dove effettuare il taglio dell’inquadratura in un ritratto.

Ti stupirà sapere che la parte più importante in un ritratto è la parte del viso meno considerata, il mento.

Come fotografare ritratti: meglio un taglio sulla testa anziché sul mento

Se vuoi una prova, dai un’occhiata a qualche rivista di moda, noterai che la maggior parte dei ritratti sono tagliati sulla parte superiore, quasi mai sul mento (tranne rari casi di foto di make-up).

Il mento infatti allunga il viso e rende il ritratto più gradevole e naturale, prova a fare una prova con una qualsiasi fotografia e testa i due tagli, noterai subito la differenza.

Le ombre sul viso

Quante volte nella mia carriera da fotografo mi sono sentito dire: “ma ho le ombre sul viso”. E ogni volta spiego ciò che spiegherò anche a te.

Le ombre sul viso rendono il ritratto più interessante, come ci insegna il grande pittore Rembrandt. Infatti già nella pittura del 1600 si usavano le ombre nei ritratti.

L’effetto Rembrandt permette di ottenere immagini naturali e avvincenti con un equipaggiamento minimo. L’illuminazione è caratterizzata da un triangolo luminoso sotto gli occhi del soggetto sulla parte meno illuminata della faccia.

Ovviamente non sono solo le ombre dell’effetto Rembrandt a rendere interessante un ritratto, si possono creare ombre di tutti i tipi, quanto ne può immaginare la vostra creatività.

Come fotografare ritratti con effetto rembrandt

Perché fotografare ritratti imperfetti in Bianco e Nero

Nella fotografia di ritratto, il bianco e nero si usa solitamente quando vogliamo che il nostro scatto racconti un’emozione.

L’assenza di colori dona al ritratto un effetto drammatico che possiamo usare per intensificare il “carattere” del nostro scatto.

Senza le distrazioni dei colori, chi osserva la fotografia potrà carpire, senza interferenze, tutte le emozioni che vogliamo trasmettere.

Ci sono infinite tecniche per realizzare il giusto Bianco e Nero (non si tratta solo di azzerare la saturazione). La maggior parte di esse hanno la comune caratteristica di avere un alto contrasto fra ombre e luci.

A mio avviso, pochi ritratti in bianco e nero sono ugualmente belli a colori, ma tutti i ritratti a colori sono belli in Bianco e Nero.

Come fotografare i ritratti: la fotografia di ritratto in bianco e nero

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